Annie Mignard  écrivain

commentaires sur “Propos élémentaires sur la prostitution

commentaire dans un ouvrage à l’étranger


Brian J. Gibbons, “Spiritualità e Occulto. Dal Rinascimento all’Età Moderna”, Arkeios 2004



J’ai écrit Propos élémentaires sur la prostitutiondans Les Temps Modernes n° 356, mars 1976, pp. 1526-1547

                                        

J’ai écrit “Propos élémentaires sur la prostitution”, lors du “mouvement des prostituées” de 1975 contre la répression policière et fiscale du racolage, parce que j’étais étonnée de la démarche de ceux qui, de bon cœur, pour sauver les prostituées, veulent sauver la prostitution avec.

Dix ans plus tard, j’ai lu dans la presse qu’une ancienne porte-parole de ce “mouvement des prostituées” disait: “Comment avez-vous pu croire ce que je vous racontais!


Le bouche à oreille, de nombreuses reproductions spontanées et retirages à part, et les commentaires dans le monde allant de la sociologie à l’histoire et la philosophie ont perpétué jusqu’à aujourd’hui la vie de “Propos élémentaires sur la prostitution” , texte d’environ cinquante feuillets.

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Brian J. Gibbons

SPIRITUALITÀ E OCCULTO. DEL RINASCIMENTO ALL’ETÀ MODERNA

Edizioni Arkeios (Italie) 2004



Extrait p. 98


    “L’ego si confronta con un’alterità invasiva, che a preso possesso di parte del suo stésso essere: il corpo. Per certi versi, il corpo è un presupposto della “categoria di persona”, inestricabilmente legato con il nostro senso di auto-coscienza. Ma è tuttavia tramite il corpo che l’alterità del mondo invade il nostro essere. Sperimentiamo il nostro corpo come una parte integrante di noi stessi e come un oggetto in qualche modo “esterno”. Il linguaggio stesso che utilizziamo per esprimere la nostra corporeità tende a reificarla. Annie Mignard ha affermato che “non si ha un corpo, si è un corpo” (“Propos élémentaires sur la prostitution”, Les Temps Modernes 356 (1976), pp. 1526-1547, p. 1544). Forse è così, ma la difficoltà di rendere questa frase non è certamento un fatto puramente grammaticale. “Come, si chiede Helmut Schneider, possiamo essere un’unità tra il nostro corpo senza rimuoverlo da noi stessi, trasformandolo in un oggetto esterno o reificato?”

    È proprio alla questione della corporeità come contemporaneamente soggettiva e oggettiva che si è indirizzata la doctrina occulta sull’ esistenza somatica.”